"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

12 ottobre 2012

Il Consiglio comunale dei soliti ignoti

consiglio giugno

di Antonio G. Pesce – «Siamo qui sempre i soliti ignoti» sentenzia Vincenzo Castelli (Pdl), sbuffando un po’ alla fine della sua comunicazione. Erano quindici (circa) al Consiglio comunale di ieri sera. Se giovani, e pure belli, non ci è concesso dire. Però un po’ incacchiatelli sicuramente. Parla per primo Castelli. Si congratula con l’Amministrazione per le manutenzioni di via Zia Lisa, le ricorda che l’anno scolastico è iniziato e ci sarebbero strisce pedonali da rifare, qualche buca da riparare, ecc. Però, «le cose si fanno – dichiara – nonostante qualche consiglio di quartiere affermi di no».

Dopo, è il turno di Francesco Navarria (Misto). Il primo colpo lo spara contro Stancanelli: il dibattito politico si è spostato sui giornali e i siti web, e perché? Perché il Sindaco, in Consiglio, ci sarà venuto appena quattro volte. Affondo deciso, ma è solo un diversivo. «Assessore Bonaccorsi….». Ormai è un classico del Consiglio comunale di questi tempi. E il consigliere sarebbe pure pronto ad appoggiare le mosse dell’assessore, se soltanto questi, che è un tecnico, avesse la bontà di non parare più le spalle dell’Smministrazione, e andasse in consiglio per raccontare alla città lo stato disastroso – a detta di Navarria, ovviamente – dei conti dell’ente. Come la mettiamo, infatti, con le quattordici criticità indicate in un resoconto della Corte dei Conti? Risposta secca di Bonaccorsi: mi si porti un tecnico imparziale, ci mettiamo seduto con i conti del comune, e confrontiamo gli ultimi venti anni. E vedrete che lavoro che l’amministrazione ha fatto! E la Corte dei Conti chiede spiegazioni, perché non ha recepito bene quello che Bonaccorsi e i suoi le avevano risposto. Fine dell’ennesimo round. Poi, un minuto di silenzio, chiesto da Lanfranco Zappalà (Pd), per commemorare la scomparsa dell’ex consigliere Walter Aprea. Ultimo atto, perché non si arriva a votare nemmeno l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Mancanza di numero legale. Per la cronaca, tra le altre cose da discutere, c’era quella sulla costituzione della società per la regolamentazione del Servizio di Gestione Rifiuti A.T.O. 2. Bruscoletti insomma.

Nessun commento: