"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

15 febbraio 2008

DIOTIMA III


Il sole ci ha lasciati stanchi, avvolti
nella penombra veloce della sera
che faceva capolino tra pila di libri
- accatastate pietre miliari del nostro
sguardo nel deserto che c'eravamo
guadagnati – una domenica fa.

Il mondo intero ci rincorreva –
noi distesi vedevamo il tempo colare
denso dalle pareti, un rossore sempre
più scuro, quando d’un tratto dileguò
furtivo sotto il letto col suo carico
di voci e di passi.

Non udimmo più altro, Diotima mia,
che lo scorrere pudico delle carezze
tra i riccioli dei tuoi pensieri,
e il respiro regolare del sonno
che veniva a portarci le immagini
del giorno appena scappato
- queste istantanee sviluppate
dal nostro desiderio di non perderlo.

Appena aperti, i tuoi occhi mi dissero
cos’era – capii allora cos’era quella gioia
come un nodo al petto delle ore trascorse,
e già l’aria presagiva la sua danza
quando n’avessi profferito parola.
Ma un tuo bacio me la lasciò sulle labbra,
dove attende ancora la tua tenera pelle
per essere liberata.