Biografia
Sono nato a Catania l’11 giugno del secolo scorso (correva l’anno 1978), da Mario, operaio metalmeccanico oggi in pensione, e Angela Genovese. Nel 1992 mi iscrivo al liceo classico statale Mario Rapisardi (Paternò), convinto che non sarei stato capace di superare neppure il primo anno. Sono, invece, anni di grandi soddisfazioni negli studi e di grandi passioni personali. Ricordo ancora la biblioteca dell’istituto, che contribuii a coltivare per ben tre anni: era il mio giardino.
Maturatomi nel 1997 con pieni voti, mi iscrivo a Filosofia nell’ateneo catanese. Ci rimango cinque anni, studiando con entusiasmo di tutto, fuorché le famose discipline “psicologiche, sociologiche e pedagogiche”, necessarie per l’iscrizione alla Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario (SSIS). Impiego quasi un anno per stendere la tesi: leggo la monografia che il filosofo americano Mark Lilla ha dedicato a Giambattista Vico (G. B. Vico: The Making of an Anti-Modern, 1994). La tesi ha un discreto accoglimento, anche per via della lettura metafisica che condivido con alcuni lettori americani.
Con l’ennesimo ottimo risultato, il classico foglio di carta e la speranza dei giovani (ritenuti) di talento, vinco il concorso per entrare alla SSIS. Due anni di studio, di viaggi e di tirocinio. Se si esclude il pedagogismo delirante, degradante e dilagante, sono stati due anni bellissimi. Peccato che, frattanto, il Ministero della Pubblica Istruzione abbia tagliato qualcosa come 80mila cattedre.
Nel 2007 entro nella scuola di dottorato in Filosofia e storia delle idee del dipartimento di Scienze Umane di Catania, addottorandomi tre anni dopo con una tesi sull'etica dell'intersoggettività nell'attualismo di Gentile.
Nel 2015 entro di ruolo nella scuola pubblica. Mia prima sede è quel liceo classico, il Rapisardi, in cui ho lasciato il cuore. Nel 2018 mi trasferisco al liceo scienfico Enrico Fermi (Paternò), in cui lavoro per ben 7 anni. Periodo molto proficuo, in cui imparo molto, da tanti colleghi, dai presidi ma anche - offendo qualcuno se dico "soprattutto" - dai miei studenti. Vi rimango fino al 2025, quando mi trasferisco su base volontaria al liceo classico Nicola Spedalieri di Catania.
Curriculum scientifico
Dal momento che essere docente non comporta l'abbandono dello studio, e anzi lo impone per questioni didattiche ed etiche, il mio percorso speculativo non si è interrotto con l'insegnamento secondario.
In Gentile ho riscontrato un residuo di trascendenza, dal momento che l'atto del pensiero ha sempre un suo momento oggettivo - il pensato: l’atto del pensiero, infatti, è l’atto d’essere che ci è proprio: un atto di pensiero non pensabile ma pensante. È Vita. In questo percorso incontro anche Armando Carlini, Augusto Guzzo, Luigi Stefanini, Michele Federico Sciacca, studiando la ‘destra’ gentiliana e i suoi rapporti con l’ontologismo rosminiano e il pensiero di s. Agostino e s. Tommaso.
Questo percorso sfocia, infine, in un personalismo teista, che nella dimensione della riflessione politica è liberalismo personalista,e che in quello della dialettica politica è liberalismo cattolico. Il cristianesimo è la religione della persona, e la persona è libertà, la quale ha due facce: libero arbitrio e responsabilità. La persona non è solo sostanza, come spesso pensano gli liberal-liberisti, né può essere solo relazione, come pensano molti comunitaristi-collettivisti, ma è un rapporto dialettico tra Io e l'Altro: è un pensiero che si pensa continuamente per farsi sé-stesso, grazie alla relazione con l'Altro, senza mai che la coscienza riesca ad esaurire l'atto d'essere che ci è proprio.
Bibliografia
Monografie