"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

30 settembre 2011

Il Consiglio comunale di Catania approva il Bilancio

Il Consiglio approva il Bilancio
di Antonio G. Pesce – Alla fine – non era scattata ancora neppure la mezzanotte – il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio. Dei 30 presenti (è bene ricordare sempre che gli eletti sono 45, e che si votava il bilancio, mica quisquilie), 22 sono stati i voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti.
Si sarebbe ancora fatta l’alba, e forse non sarebbe bastato, se non fosse intervenuto l’accordo politico palesatosi in aula. L’amministrazione, per voce dell’assessore competente al ramo, Roberto Bonaccorsi, ha riconosciuto l’importanza degli emendamenti presentati dalle opposizioni, ma anche ammesso che , viste la situazione contabile, non si poteva accogliere tutto.
‹‹È chiaro a tutti – ha esordito Bonaccorsi, in merito alla mancanza di riprese televisive in aula – che la trasmissione televisiva dei lavori ricopre un valore importante, ma la sua mancanza è dovuta all’esaurimento dei fondi previsti. Appunto per questo, non appena approvato il bilancio, prevediamo la possibilità di un ulteriore bando per il completamento dell’anno››.
L’assessore è poi entrato nel merito dei lavori inerenti il bilancio. Qui, la capacità politica di mediazione gli è stata riconosciuta a dal capogruppo Pd Rosario D’Agata e da quello del misto Francesco Montemagno (Api). ‹‹Vorrei chiarire – ha continuato Bonaccorsi – onde evitare equivoci, che il bilancio consta dell’azione della giunta ma anche del Consiglio. La proposta di deliberazione passa, attraverso la giunta, al Consiglio, che è l’organo sovrano per l’approvazione del bilancio. Il consiglio ha la possibilità di integrare con le istanze che arrivano dalla società. A me e al ragioniere è richiesto di dare un parare contabile. Parare che riguarda la disponibilità dei fondi, e non ha carattere politico››.
Un riconoscimento importante del ruolo del Consiglio, che tutti volevano sentire in aula. Ma Bonaccorsi non si è limitato solo a questo. Proseguendo, ha pure elencato quegli emendamenti che, in fase di assestamento, l’amministrazione si impegna a dare seguito. ‹‹È chiaro che all’interno di tutti gli emendamenti ci sono tutte una serie di attività meritevoli – ha affermato Bonaccorsi – che non hanno avuto parare favorevole solo per mancanza di fondo. Mi sembra opportuno prendere impegno per alcune attività proposte. Penso agli emendamenti del Pd inerenti agli asili nido, al contributo alla famiglie indigenti per le spese funerarie, al reperimento di fondi per l’istituzione dell’osservatorio contro le discriminazione, all’avviamento del consigliere aggiunto, al regolamento per i referendum comunali. Ve ne sono altri altrettanto importanti, presentati da La Destra, come quelli inerenti il reperimento di fondi per la campagna di sensibilizzazione per evitare il randagismo, il fondo per l’osservatorio della legalità, per l’emergenza abitativa, per la fondazione del festival belliniano e per la fondazione antiracket e anti usura cardinale Dusmet››.
Bonaccorsi ha anche citato la maggioranza, riconoscendo l’importanza di dare seguito, non appena possibile, alle ‹‹richieste del consigliere Manlio Messina per le comunità sportive giovanili›› o ‹‹a quelle della consigliere Santagati inerenti il tema delle pari opportunità››. E, ancora, il fondo antiracket proposto dal consigliere Giacomo Bellavia (Pdl) e da La Destra.
Insomma, un discorso di ampio respiro che ha fatto tirare un sospiro di sollievo, a chi della contrapposizione forzata degli ultimi giorni non ne poteva più. E infatti, le parole di Rosario D’Agata sono emblematiche del nuovo clima creatosi. ‹‹Credo che le parole dell’assessore Bonaccorsi – ha affermato il capogruppo Pd – siano state quelle che dovevano essere sin dall’inizio. Lo ringraziamo perché da esse si emana un fatto: il Consiglio è l’organo sovrano del bilancio. Io mi permetto, nel prendere atto, con un minimo di fiducia, dei propositi dell’amministrazione, di suggerire a lei e allo staff della ragioniera generale di fare in modo che il bilancio, il prossimo anno, arrivi molto prima di settembre al Consiglio comunale. Anche a costo di fare una manovra da lì a qualche mese››. Infine, D’Agata ha ritirato, come atto distensivo, parecchi emendamenti, che avrebbero costato ore ed ore di discussione, e così hanno fatto tutti i gruppi dell’opposizione.
Manfredi Zammataro, per La Destra, si è detto contento del riconoscimento, da parte dell’amministrazione, dell’azione costruttiva dell’opposizione: ‹‹Meglio tardi che mai. Dalla relazione dell’assessore al bilancio apprendiamo che parte di questa amministrazione ha capito, che le opposizioni sono costruttive e non già distruttive. Queste opposizioni mantengono il numero legale in aula anche in votazioni importanti per la città. Questa sera si è dato un ruolo centrale al Consiglio comunale››.
Non poteva mancare, a questo punto, il riconoscimento da parte della maggioranza di questo patto di non belligeranza. È il capogruppo Mpa, Salvo Di Salvo, ha dare atto alle opposizioni quel che era loro dovuto: ‹‹Penso di poterlo fare a nome degli altri capigruppo di maggioranza, della collega Valeria Sudano e del collega Sebastiano Condorelli. Bisogna riconoscere la grande responsabilità dei colleghi delle opposizioni. Un atto di responsabilità diretto alla città. Perché nonostante gli innumerevoli emendamenti presentati, sicuramente importanti, con senso di responsabilità hanno ritenuto opportuno ritirarli. Lì dove si potrà, la maggioranza voterà gli emendamenti delle opposizioni››.
Poi, è solo un gioco delle parti. Fino alla votazione finale, quando il Consiglio approva un bilancio settembrino assai discusso.




Di seguito l’esito della votazione. Lì dove presenti due esiti, il secondo si riferisce alla seconda chiamata.

Balsamo assente
Barresi sì
Bellavia sì
Bonica sì
Bottino assente
Calanna assente
Castelli assente
Castorina assente
Cimino assente
Condorelli sì
Consoli sì
Corradi assente
Curia assente
D’agata assente – no
Daidone sì
D’avola assente
Di salvo sì
Gelsomino sì
Giuffrida sì
Giiustolisi assente
La Rosa Domenico assente
La Rosa Epifanio assente – no
Li volsi sì
Lo Presti assente – no
Marco sì
Marletta sì
Messina Domenico assente – astenuto
Messina Manlio sì
Mirenda sì
Montemgano assente
Musumeci assente
Navarria assente
Nicotra sì
Parisi sì
Porto sì
Raciti assente no
Santagati sì
Sciuto sì
Sofia assente no
Sudano sì
Trichini assente
Tringale assente – si
Trovato sì
Zammataro assente – no
Zappalà assente

 Pubblicato il 30 settembre 2011 su Catania Politica 

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