"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

22 settembre 2011

Sì al Piano triennale dei Lavori Pubblici

Sì al Piano triennale 
di Antonio G. Pesce – Siamo ormai ai botti finali della stagione. I 25 consiglieri presenti – su 45 eletti – ieri sera al Consiglio, hanno prima ascoltato il Piano Triennale dei Lavori Pubblici, illustrato in aula dall’assessore Sebastiano Arcidiacono, e poi la relazione introduttiva al Bilancio di previsione dalla bocca dell’assessore Roberto Bonaccorsi.
Alla fine con 21 voti favorevoli e 2 contrari il Senato cittadino ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche con annesso elenco annuale. Alla proposta originaria della Direzione Lavori Pubblici sono stati apportati diversi emendamenti, con l’inserimento di altre opere pubbliche nel piano attingendo a fonti di finanziamento diverse da quella comunale.
‹‹Non è un libro dei sogni, ma dei bisogni›› ha detto Arcidiacono del Piano Triennale, il quale ‹‹disegna la città che vorrei›› Diviso in due parti, quella annuale impatta col bilancio, ed ecco perché va approvata prima. 15 milioni di euro, dunque, da mettere in gara subito, e più di 400 in tre anni, e se si contano anche quelli che verranno stanziati dai privati – si pensi ai parcheggi -, si capisce perché Arcidiacono pensi ad una Catania più prospera e bella. E soprattutto sicura, perché la parte ‹‹caratterizzante›› di questo piano è proprio l’attenzione per la ‹‹sicurezza e manutenzione di scuole, strade, edifici e residenze comunali e impianti sportivi››.
Il piano annuale prevede per le scuole uno stanziamento di 4,9 milioni di euro, 1,670 per gli impianti sportivi, e quasi 8 milioni per le strade. Nel piano triennale, invece, sono previsti 1 milione di euro per tre anni alla manutenzione degli edifici comun; 3,6 per le scuole il primo anno e 1,2 per i restanti due. A questi si sommano altri 3,6 milioni per tre anni per mettere gli edifici a norma. Agli impianti sportivi vanno 800 mila euro, e 1,7 milioni alla Multiservizi per ogni anno, oltre allo stanziamento di 1,2 milioni di euro annui stanziati per le strade.
Molta carne sul braciere, dunque, sul quale non hanno mancato di metterne altra i consiglieri. Sono stati approvati, infatti, diversi emendamenti, tra i quali tre a firma di Porto, Sudano e Condorelli per la manutenzione dell’area sita in via Marino, nel quartiere di Monte Po; la sistemazione di Largo Trentatré tra la via Raccuglia e il Comune di Mistrerbianco; il completamento fognario di San Giorgio Alto; la costruzione di un canile sanitario, proposto da Carmencita Santagati ed altri.
A seguire, la relazione di Bonaccorsi, il quale ha ricordato che i tempi previsti per l’approvazione del bilancio si sono giustamente dilatati, e altrettanto giustamente sono stati prorogati dal legislatore. Perché – supponiamo poco giustamente per Bonaccorsi – dal maggio del 2010 gli enti locali sono fatti oggetto di tagli di trasferimenti, che hanno non poco messo a soqquadro i bilanci comunali. E quello catanese – è risaputo – non è dei migliori. Ed è infatti a questo che Bonaccorsi si riferiva, quando diceva che il Bilancio ha dei vincoli nella storia pregressa, e che riequilibrarlo è stato il obiettivo primario dell’amministrazione.
Bonaccorsi ha poi declamato gli intenti antievasione dell’amministrazione, già messi in pratica l’anno scorso con ottimi risultati. Tra l’altro, una parte del bilancio prevede, un po’ sulla scorta della manovra finanziaria nazionale, di poter far cassa proprio stringendo su multe non pagate e tasse evase. Cosa sulla quale i revisori hanno mostrato qualche rilievo.
Ma ci sono anche degli indubbi risultati, afferma l’assessore al bilancio. Innanzi tutto la riduzione dell’indebitamento di un buon 25% dal 2008, e una tendenza alla decrescita delle spese per il personale e della spesa corrente. Ed è per questo che ha chiesto il più largo consenso. Se lo avrà, sarà dopo la prossima settimana, una maratona non stop di parole e discussioni, che ci si augura sia seguita da più cittadini. Soprattutto da quelli che hanno ricevuto l’incarico a farlo.
Pubblicato il 16 settembre 2011 su Catania Politica

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