"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

8 settembre 2011

La maggioranza batte un colpo

La maggioranza batte un colpo 
di Antonio G. Pesce - Tassa di soggiorno approvata. Dimostrazione che, quando la maggioranza vuol fare la maggioranza (e non la vacanziera o, peggio, l’assenteista di Palazzo degli Elefanti), riesce ad imporsi in aula, e a spalleggiare una giunta un po’ pasticciona, con la Cinquegrana, assessore spaesato al Turismo, accompagnata in aula dal direttore generale del suo assessorato.
Però si è dovuto combattere casa per casa – diremmo con lo stile da cronisti di guerra. Ognuno ha il proprio ruolo, e l’opposizione ha tenuto la posizione, trincerandosi finalmente dietro ben più plausibili argomenti tecnico-legali, che non quelli da talk-show già messi in campo per commuovere il cuore di una città, che soffre ben altra miseria di quella che chiede per contributo a chi viene a visitarla.
‹‹Dici donna e pensi danno›› si sarà detto Stancanelli, seguendo da casa il quarto d’ora iniziale, durante il quale una Gemma Lo Presti (LaDestra-As) in assetto di guerra non si è tirata indietro. E in effetti, il problema sollevato non era di poco conto: mentre il decreto governativo lega la tassa al bilancio di previsione, facendola diventare operativa dal primo gennaio dell’anno seguente l’approvazione, la giunta aveva pensato, invece, al primo agosto come inizio dell’operatività. Non c’è contrasto? A supporto arriva Rosario D’Agata, capogruppo Pd: in questo caso, il regolamento sarebbe perfino retroattivo.
A questo punto, interviene a modificare il testo, con un emendamento tecnico, il dott. Belfiore, direttore dell’assessorato competente. Tuttavia, mentre sulla retroattività si può intervenire (la delibera era stata preparata per essere approvata a luglio), davvero si può procedere all’approvazione, o non si dovrebbe, piuttosto, ritirate l’atto deliberativo per maggiori approfondimenti legali, come richiede espressamente la Lo Presti con una formale pregiudiziale? Il Consiglio viene sospeso per un abbondante quarto d’ora per dare tempo ai tecnici di studiare con attenzione la relativa giurisprudenza.
Il rientro, però, è amaro per l’opposizione. La giunta è pasticciona, ma pare che abbia le spalle ben coperte dalla solita selva di leggi e leggine in cui prospera (?) la povera patria italiana. Insomma, a prima vista c’è un contrasto, se non fosse che lo stesso legislatore è tornato più volte sulla materia. La Lo Presti, però, non ritira la pregiudiziale, ma la modifica in parte: si ritiri l’atto per meglio approfondirlo. Che è come chiedere al lupo affamato di non sbranare l’indifeso agnello solo per carità cristiana. Figurarsi. La pregiudiziale non passa. Ma passano a raffica gli emendamenti e i sub emendamenti proposti della maggioranza.
Tra quelli che saltano, però, spicca quello proposto dalla VII Commissione comunale al Turismo, con il quale si voleva ancorare il gettito d’entrata a precisi obiettivi, tra i quali: linee speciali di trasporto per turisti in direzione di aeroporto, Plaia, Scogliera; informazione, cartellonistica, strumenti informativi. Il parere contabile, però, era negativo, giacché per i tecnici comunali non erano chiari i costi. Passa invece l’esclusione dalla tassa del turismo giovane e universitario. Ottima cosa. Come pure che alla fine, seppur cambiando pelle nel senso che diviene ordine del giorno presentato da Manlio Messina, il Consiglio approva “il pacchetto migliorie” alla tassa di soggiorno individuate dalla Commissione al Turismo.
Passa il subemendamento, a firma di Valeria Sudano (Pid), Manlio Messina (Pdl) ed altri, al secondo emendamento proposto dalla stessa commissione: sarà istituita una commissione comunale ad hoc per decidere l’utilizzo dei fondi. Come a dire alla giunta: noi ti approviamo una tassa dai contorni assai incerti, ma scordati di utilizzare gli introiti a tuo piacimento.
Si continua ancora per qualche ora, tra cavilli legali e battaglie retoriche, ma alla fine la tassa di soggiorno è approvata. Prima scaramuccia – mica tanto piccola – della battaglia che si attende sul bilancio.

Pubblicato il 31 agosto 2011 su Catania Politica

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