
di Antonio G. Pesce – Il Consiglio comunale non ci sta. Sente di non doverci stare. Prima considerato improduttivo dai dati sulle presenze, poi l’Amministrazione comunale che sembra accusarlo di non voler discutere il Prg. Non ci stanno i consiglieri comunali. E non ci stanno nel modo migliore, tra l’altro: sono presenti in 31. Dato che il pienone non si registra neppure negli alberghi e nei lidi della città, c‘è da esserne felici.

Non è difficile immaginare, allora, i temi su cui si sono incentrate le comunicazione dei consiglieri. Innanzi tutto, la risposta alle ultime esternazioni a mezzo stampa da parte dell’Amministrazione comunale, e la lotta all’abusivismo commerciale, piaga ancor più sentita con la crisi galoppante, sia perché si è visto un aumento degli abusivi, sia perché i regolari hanno già visto decurtate le entrate dalla congiuntura sfavorevole.

Salvo Di Salvo (Mpa) è esplicito: i tempi del Consiglio sono decisi dai Consiglieri. E come la Sudano, ricorda che gli uffici competenti possono comunque continuare a lavorare, per portare poi un aula qualcosa di più concreto di una discussione teorica di qualche valente docente sull’architettonica cittadina. Il capogruppo Mpa qui rimembre facendo riferimento alla pantomima (il giudizio è nostro) del filmetto di Fuksas su Corso dei Martiri. Anche Manfredi Zammataro (La Destra) e Lanfranco Zappalà (Pd) fanno notare come i consiglieri siano stati da stimolo in questi tre anni, iniziati con l’annuncio di Stancanelli che, entro i successivi tre mesi, il Prg sarebbe stato pronto (pia illusione).

E infatti Francesco Navarria (Scelta Giovane) ripropone il problema dei ‘paninari’. Afferma di aver fatto una breve analisi di alcuni dati. Nella notte del 14 giugno scorso sono stati sequestrati 3 camioncini. L’indomani, il sindaco e l’assessore Cannizzo annunciano la cosa alla stampa come se si fosse trattato di un evento epocale. Non solo. Qualche settimana dopo, si arriva perfino al dissequestro per alcuni di questi camioncini. Insomma, ne colpiamo alcuni (magari nelle vie più ‘accessibili’e forse pure regolari) per non educarne moltissimi altri ‘altrove’? Anche Manlio Messina (Pdl) vuole spiegazioni in merito da Franz Cannizzo, chiede chi risarcirà i paninari ingiustamente colpiti, ma non dimentica di tributare all’Amministrazione il pur giusto merito per aver riaperto largo Gambino in due mesi, chiuso a causa dei lavori per la pista ciclabile, come promesso ai commercianti del luogo.

Si passa al punto 4: approvazione del rendiconto dell’esercizio 2010. Parte D’Agata, l’uomo delle pregiudiziali: non solo il provvedimento non è firmato da tutte le sigle sindacali, ma una – ritenuta importante – ha pure detto no. Il rischio è che si finisca in debito fuori bilancio. Si va in votazione, ma manca il numero legale anche nella prosecuzione dei lavori, un’ora dopo.
Vedremo che accadrà oggi. Appuntamento alle ore 19.30.
Pubblicato il 7 luglio 2011 su Catania Politica
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