"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

4 maggio 2011

Sondaggione bollente

Sondaggione bollente 

di Antonio G. Pesce- Il lettore attento, che in questi ultimi due anni è campato di pane e CataniaPolitica, si ricorderà quanta insistenza, da parte nostra, nel dire che i sondaggi non hanno – non ne possono avere – valenza scientifica. Non si torna indietro: neppure questo sondaggione ne ha punto. Questo però non significa, ovviamente, che non abbia valore politico. Sicuramente, cioè, non dice come stanno realmente le proporzioni elettorali, ma indica quale possa essere lo schieramento delle forze. Proprio perché CataniaPolitica non è un giornale di parte, e proprio perché tutti ci riconoscono una certa indipendenza, qui si danno appuntamento gli elettori delle più svariate formazioni politiche. Cioè giovani e meno giovani che, come vedono il web campo di militanza, vedono la competizione elettorale come un momento di prova, durante il quale spendere energie.
Non è il voto nel nostro sondaggione che conta. Conta che, mentre certi partiti danno appuntamento ai propri simpatizzanti sul nostro fogliaccio, gli stessi mobiliteranno forze che altri non avranno. La politica non è un ballo per debuttanti: è fatta per gente che va in giro a raccattare anche un voto, perché in democrazia, piaccia o no, alla fine le teste si contano e non si spaccano.
E, se all’impegno sul web ne corrisponderà uno simile per le vie della città, qualcosa potrebbe accadere. Qualcosa di (apparentemente) insensato. Partiamo da Scelta Giovane. Da mesi era evidente la loro attività: a Catania città e in quell’immenso hinterland che è la metropoli catanese. Possono piacere o no – sotto il sondaggione, una miriade di critiche e di complimenti: ognuno scelga la propria parte – ma non si può negare che hanno una vitalità, che nelle altre formazioni pare un poco appannata. E che dire di Fli? Potrei scrivere per ore contro Fini e i suoi sodali a Roma, elencarvi centinai di sondaggi che danno i futuristi boccheggianti a Catania, ma resterebbe comunque il fatto che, per quanto piccolo, il loro partito si è fatto sentire anche nel piccolo di questo fogliaccio.
Ora, facciamoci una domanda: perché Pdl e Pd sono sotto? Si dirà: ma il sondaggio non è scientifico! Tante grazie: lo so da me. Quello che però si dovrebbe spiegare, è perché dei quasi 15mila lettori di Catania Politica, e tra il mezzo migliaia di votanti, i due partiti più grossi abbiano racimolato meno di due neonati movimenti? Non avrebbero dovuto far man bassa di voti e schiacciarli? Se non si è fedeli nel poco, si potrà essere fedeli nel molto?
Un’altra obiezione si può fare: il Pdl e il Pd hanno un elettorato più ‘tradizionale’, meno legato alla formazione e informazione virtuale. Più gente di una certa età, insomma, che naviga meno spesso. Bene. Incassiamo: siamo un giornale di under-40. Ma un under-40 non rischia di avere una marcia in più, e di tirarsi dietro l’intera famiglia, avi compresi? Inoltre, chi crede che si vincano le elezioni con gente che, in pancetta e giacchetta, va a votare, non solo misconoscere la storia, ma si condanna all’oblio. Il Pd ha vinto, quando aveva il calore dei ‘giovani’ (e meno giovani) che riempiva pullman, piazze e, conseguentemente, seggi. Il Pdl ha stravinto, quando Berlusconi ha saputo crearsi la sua ‘comunità’ – adepti, devoti, militanti: ognuno dica quel che vuole, non cambia di molto la faccenda – dandole una direzione (che, per quel che mi riguarda, fu già allora discutibile).
Scelta Giovane e Fli hanno una loro comunità. I due grandi partiti no, o troppo dilaniata al proprio interno. Ovviamente, alla fine la partita sarà sempre quella. Non sappiamo che coalizioni ci saranno. Al di là di tutto, vincere in colazione è una mezza sconfitta: chi può, vuole vincere innanzi tutto da solo, o quanto meno dimostrare la propria potenza. E le due neoformazioni potrebbero essere due spine nel fianco. Conviene rischiare? Non sappiamo quanto tempo ci divida delle amministrative a Catania. Ma fossi un dirigente del Pdl o del Pd, incomincerei a coagulare forze fresche attorno al mio progetto, e rivitalizzerei quelle già esistenti. Signori: in politica la forza genere altra forza. E se uno si mostra debole, anche una sola volta, è come una gazzella zoppa. Non si aspetti l’alba sulla savana per ruggire e per cominciare a correre….


Pubblicato il 2 maggio 2011 su CataniaPolitica

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