"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

6 maggio 2011

Consiglio comunale di Catania, tra tasse e polemiche

Consiglio, tasse e polemiche 
 

di Antonio G. Pesce- Vi risparmieremo due cose del Consiglio comunale di Catania svoltosi ieri sera. Innanzi tutto, gli auguri al neo sottosegretario al lavoro, Nello Musumeci, perché glieli hanno fatti tutti ma proprio tutti. Inoltre, la discussione e il voto sull’ordine del giorno. E non perché fosse mera formalità: figurarsi. Si parlava di debiti, e di debiti fuori bilancio. E di debiti contratti, tra le altre motivazioni, per questioni sociali. In alcuni casi, per aiutare sfrattati a cui la legge stessa impone di dare soccorso. Quindi, roba che scotta. Ma sono una sfilza di debiti, e in ballo c’è dell’altro: c’è da sapere se non ne siano stati contratti degli altri frattanto (e Rosario D’agata, capogruppo Pd, è sicuro di sì), e come Carlo Pennisi voglia riprendere in mano un assessorato, quello ai servizi sociali, che da sempre si è mostrato senza briglie.
Sarà per un motivo o per un altro, davanti al primo emendamento della prima delibera è venuto a mancare il numero legale. E nulla di fatto neppure nella ripresa dei lavori, alle ore 22.55. A tenere banco, però, durante la solita fase iniziale dei lavori, cioè quella dedicata alle comunicazioni, è stata la dichiarazione del sindaco, Raffaele Stancanelli, riportata da diversi organi di stampa, tra cui il nostro giornale CataniaPolitica, di volere – o dovere – aumentare la Tarsu e di voler introdurre una tassa di soggiorno.
Gemma Lo Presti si è mostrata assolutamente contrariata della tassa turistica. Catania ha una forte vocazione al turismo, ma fino ad oggi che si è fatto – si è chiesto il consigliere de La Destra-Alleanza Siciliana – per far diventare reale questa potenzialità? Più possibilista Manlio Messina, che ha, innanzi tutto, fatto notare come sia ‘una cattiva abitudine’ quella di informare il Consiglio comunale per mezzo stampa. Ma sulla tassa di soggiorno ha chiesto garanzie: destinare il tutto all’incremento dei servizi turistici. Carmencita Santagati, capogruppo Pdl, si è mostrata del tutto favorevole: è una questione di responsabilità – ha detto. L’importante è che l’aumento della Tarsu non incida sui ceti meno abbienti. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno ha fatto notare la capogruppo Pdl che , in fin dei conti, è una cosa ‹‹che va valutata attentamente››¸ perché, anche se per una notte, il turista che giunge in città usufruisce di servizi che sono, normalmente, pagati dai cittadini.
Questi i due problemi lungamente dibattuti. Neppure il Pd si è sottratto alla discussione con Lanfranco Zappalà. Ma l’intervento, foriero di un’aspra polemica, è stato quello del consigliere Puccio La Rosa. Ironicamente ha chiesto: dov’era il sindaco Stancanelli, nonché senatore, quando la finanziaria del governo Berlusconi decurtava a Catania 18 milioni di euro di stanziamenti, in nome del federalismo fiscale? Perché l’ha votata? E poi: non è pure membro della commissione bilancio del Senato? Non se n’è accorto di quanto stavano togliendo alla sua città?
La stoccata di La Rosa, però, non sarebbe rimasta senza replica. Dopo il vicesindaco Luigi Arcidicano, prendeva la parola l’assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi, che dava alcune risposte. Primo: la tassa di soggiorno – è previsto dal legislatore – deve andare interamente all’incremento del turismo, e per questo è stata pensata. Se ne può parlare, ma questi saranno i termini: il gettito interamente allo scopo per cui sarebbe introdotta. Secondo: la Tarsu non viene aumentata per una decisione unilaterale della giunta Stancanelli. La verità è che il legislatore, la corte dei Conti, l’assessore regionale al ramo hanno indicato chiaramente, che lo smaltimento dei rifiuti deve essere coperto integralmente dalla Tarsu.
Fin qui, dialettica. Ma l’affondo di Bonaccorso arriva: ‹‹Non voglio difendere Stancanelli – afferma sornione – perché ne ha le capacità per farlo da solo. Ma vorrei ricordare al consigliere La Rosa, che il taglio dei 18 milioni di euro di stanziamenti a Catania risale al maggio dell’anno scorso….››. Ed è arrivato, a questo punto, pure la replica di La Rosa. Seppur richiamato più volte dal presidente del Consiglio, marco Consoli, si è sentito distintamente: ‹‹Saremo durissimi….››. Per chi non lo avesse già capito (ma sono in pochi, e lo stesso Bonaccorsi, sorridendo, ha evitato di completare): nel maggio del 2010 gli esponenti di Fli erano ancora nel Pdl. Dunque,….
Consoli impiega un po’ a riportare la calma in aula. Per fortuna, anche il consiglio di Catania ha avuto il suo momento di pace: un minuto di silenzio, chiesto da Rosario D’Agata, per ricordare Vittorio Arrigoni, il pacifista ucciso a Gaza.

Pubblicato il 5 maggio 2011 su Cataniapolitica

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