"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

11 maggio 2011

Multiservizi, Tarsu e Pua

Multiservizi, Tarsu e Pua 



di Antonio G. Pesce- Aperto dal vice presidente vicario Puccio La Rosa, e proseguito con la presidenza di Marco Consoli, il consiglio comunale inizia con mezz’ora di ritardo. Nel dibattito, argomenti che scottano.
Manlio Messina (Pdl) ritorna sulle vicende che hanno visto coinvolti gli operatori della Multiservizi. Non è rimasto soddisfatto delle risposte avute dall’amministrazione nell’ultima seduta. Di 170 operai, solo 60 hanno accettato il contratto con la Dusmann. Perché, invece, 110 persone hanno scelto di non farlo, rimanendo disoccupate? Perché – dice Messina – quel contratto è umiliante: nella migliore delle ipotesi, quattrocento euro al mese a causa della riduzione del monte ore lavorativo. E non c’è neppure la speranza che le cose cambino: dal Ministero quelli sono i fondi stanziati per la pulizia nelle scuole, e quelli rimangono.
Messina non si ferma al caso specifico. Chiede di dare dignità ai contratti lavorativi con le partecipate comunali, e per farlo è necessario un cambiamento di rotta. Udite udite: assumere solo attraverso concorso pubblico, e audio-video registrare gli esami. Nonché, avere una commissione nominata da terzi.
Mizzica, gli riuscisse….!!!
Valeria Sudano, capogruppo del Pid, invece era un poco nervosa. Si è fatta scappare anche qualche espressione colorita (ma colorita per educande di inizio secolo: rimane una persona di garbo): gli è stata trasmessa la delibera della variante Pua senza alcun allegato, senza il supporto di alcun parare tecnico. Insomma – dice la Sudano – qui c’è qualcuno dei dirigenti che non vuole assumersi le proprie responsabilità, lasciando che ricadano tutte sull’aula. Per chi non lo avesse capito, la Sudano pone un problema serio: il ruolo del consigliere comunale è quello di prendere scelte politiche, ma avendone chiare le ricadute di natura tecnica (possono essere economiche, legali, ecc). A istruire il politico deve essere il tecnico con le proprie competenze professionali. Ovviamente, un tecnico che dice come stanno le cose, è un tecnico che dice sì o no politici. E, dal quel che si è capito, qualcuno non se la sente di farlo.
Ultimo a prendere la parola, Manfredi Zammataro (La Destra-AS), a cui proprio non è piaciuta la storia dell’aumento della Tarsu. E va bene che l’amministrazione deve far quadrare i conti, anche tenendo conto del taglio degli stanziamenti nazionali, ma farlo così proprio no, non gli piace. Il servizio non era granché, e tale è rimasto. Lo sanno i turisti, che Zammataro ha visto in piazza Duomo fotografare i rifiuti lì presenti (ci permetta, tuttavia, di fargli notare che, tra tante belle ragazze che si vendono in giro di questi tempi a Catania, lui è andato a beccare gli unici villeggianti cretini). E lo sanno i commercianti, che il mattino devono ripulire le strade piene di spazzatura non smaltita la sera precedente (verissimo: chi scrive ricorda una passeggiata romantica tra via Etnea e via Umberto nel mezzo di cumuli di immondizia un venerdì sera).
Quindi, figurarsi se si possa approvare un aumento. E, poi, neppure il metodo va bene, oltre che il contenuto. Si prendono decisioni, senza averne discusso con il consiglio e con le associazioni dei consumatori.
La replica dell’amministrazione è stata affidata all’assessore Carlo Pennisi, anche perché si doveva discutere dei debiti fuori bilancio del comparto dei servizi sociali. Pennisi ha ‘registrato’ il malcontento di Messina, ma ha fatto sapere che il sindaco e l’amministrazione hanno avuto molta attenzione per il caso: attenzione non sempre accompagnata da notizie veritiere su ciò che si poteva fare. Alla Sudano, che aveva chiesto conto anche del ritardo del piano commerciale, ha garantito la sollecitudine del sindaco nel seguire il caso (affidato, è bene ricordalo, alla gestione di un commissario regionale), e a Zammataro ha ricordato che l’aumento della Tarsu è imposto dalla legge, che obbliga alla copertura integrale del costo del servizio con la suddetta tassa. Infine, ha parlato del ‘debole amore’ a Catania per la pulizia delle strade, e del fatto che ancora nulla di concreto è stato deciso, e che il sindaco si è limitato, colle sue dichiarazioni, ad aprire un dibattito.
Chiuso il dibattito.

Pubblicato il 7 maggio su CataniaPolitica

Nessun commento: