di Antonio G. Pesce- I ragazzi arrivano quasi puntuali. Guardano le Mini della Bmw schierate davanti allo stand. Bella giornata a Catania. Bel clima – in tutti i sensi. Un po’ di incoscienza, e sembrerebbe soltanto una festa. Li credono superficiali. A guardarli bene, i ragazzi di tutti i tempi sono sempre molto allegri. Oggi si insegna loro ad esserlo sempre. A non farsi prendere dall’ansia, perché l’allegria e il divertimento danno il giusto tempo alla giovinezza. L’ansia no! L’ansia è dei grandi, dei vecchi, di chi ha voglia di arrivare troppo presto e troppo presto se ne va.

Ottavio Vaccaro, assessore alle politiche giovanili, segue con attenzione. Ci sono i consiglieri comunali Manlio Messina, Giacomo Bellavia, Francesco Navarria e Francesca Raciti. Arriva il deputato regionale Pdl Salvo Pogliese. Si attende il sindaco. Ci fermiamo a parlare con Alberto Spampinato, consulente al Ministero della Gioventù che ha voluto questa giornata. È insieme al consigliere provinciale Claudio Milazzo.

Prevenzione e responsabilità: i due valori su cui pare punti la Meloni. Spampinato ricorda l’altro (e fortunato) progetto avviato dal ministero: Naso Rosso, cioè il servizio di accompagnamento a casa dei ragazzi un po’ alticci dopo i quattro salti in discoteca. Ci ricorda anche qualche dato. Siamo vicino allo stand: possiamo sentire anche le domande che i ragazzi rivolgono all’agente. In una manciata di metri danzano l’immagine della vita e l’immagine della morte. Spampinato ci spera che serva. Ci sperano in molti lì.
Arriva il sindaco. Prima se lo accaparrano i giornalisti. Stancanelli chiama accanto a sé Vaccaro, un po’ defilato. Lo ringrazia. Ringrazia il ministro Meloni e ringrazia la MINI. Poi si va sotto lo stand. Stancanelli prende il microfono. I ragazzi ascoltano. Sorridono. La giusta velocità della vita, sotto il cielo di maggio.
Pubblicato il 18 maggio 2011 su CataniaPolitica
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