di Antonio G. Pesce- Un Consiglio iniziato con toni sommessi, quello di ieri. A ricordare le vittime del terrorismo è stato per primo il capogruppo Pd Rosario D’Agata, che ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime. Si è accodato anche il Pdl con Carmencita Santagati. Ci sono state – è vero – frecciatine vicendevoli –potevano essere risparmiate, dal momento che Catania non è Milano – ma alla fine l’aula si è ritrovata tutta unita nel silenzio che condanna la violenza. Gemma Lo Presti (LaDestra-AS) ha chiesto che non ci si fermi solo a questo, e con una mozione vorrebbe impegnare l’Amministrazione alla proposta di progetti, che vedano coinvolte le scuole catanesi. Perché rimanga ricordo di chi ha sacrificato la vita per la Patria, e perché il ricordo si faccia memoria. Il vicesindaco Luigi Arcidiacono, nella replica dell’Amministrazione, si è detto d’accordo. Vedremo nei prossimi mesi come si evolverà la proposta.

Si masticano parole, nessuno vuole esporsi. Ma chi si può sbottonare – le tante lingue che sorseggiano un aperitivo o un caffè, mentre altre lingue parlano per ore – dice che non ci siamo molto lontani. Che Stancanelli può non piacere, ma che nessuno sarebbe così imprudente da tirare in ballo quell’annosa questione, se non sa che, prima di quanto si pensi, si possa passare dal dire al fare. Sussurrano che subito, questa mattina, mentre leggete questo articolo magari, ci potrebbe essere lo sgombero del Palazzo di cemento, scale abbattute per impedire l’accesso.

L’amministrazione risponde con l’assessore Bonaccorsi a Zammataro: i termini per l’approvazione della Tia sono stati prorogati, proprio perché i comuni che avevano approntato il passaggio nei termini già precedentemente previsti, erano appena 1200 in tutta Italia. E risponde con lo stesso Arcidiacono alla Sudano: l’Amministrazione ha inviato la delibera all’aula senza pareri tecnici, perché per l’amministrazione è da respingere. Tuttavia, avendo la Stella Polare presentato una variante, è nelle prerogative dell’aula consiliare esprimersi. Il presidente del Consiglio comunale, Marco Consoli (Mpa), riunirà mercoledì i capigruppo e ne discuteranno (ma neppure lui è sembrato molto convinto della spiegazione del vicesindaco).
Dopo la votazione dei verbali delle sedute precedenti, ecco la questione Sostare. La II commissione aveva preparato una mozione per il miglioramento del servizio. Arrivata in aula, è stata subito subissata di emendamenti. Pur sembrando condivisa, hanno dichiarato la loro astensione Pdl, Mpa e Udc. A loro dire, non avrebbe più senso approvare una mozione stravolta. L’ha difesa solo il presidente della II commissione, Francesco Navarria di Scelta Giovane, e il Pd, che per voce del suo capogruppo, ha invitato almeno a concordare sul senso della mozione: evitare che vengano preparati altri stalli a pagamento.
Niente da fare. Dopo un’accesa discussione sui parchimetri e sul fatto che non danno il resto, alla prima votazione manca il numero legale.
Si torna a casa. Il dubbio della serata riemerge. Ma CataniaPolitica è un piccolo giornale, e chi scrive non fa parte della casta degli intoccabili. Ormai pensare a voce alta è un lusso, che non ci si può permettere.
Zitti zitti, si torna a casa. Catania silente. Una Catania che aspetta qualcosa ….
Pubblicato il 10 maggio 2011 su CataniaPolitica