"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

17 marzo 2011

CONSIGLIO COMUNALE DI CATANIA: MANCA ANCORA IL NUMERO LEGALE


di Antonio G. Pesce- Al consiglio comunale di ieri sera, l’ordine del giorno prevedeva la votazione sulle concessioni degli impianti sportivi, e l’altra, non meno importante, per passare l’Amt da municipalizzata a società di capitali. Alla fine, non n’è stata votata una. Ancora la scomparsa del numero legale. E non sono cose di poco conto.

Eppure, la seduta era iniziata bene. Almeno per noi di CataniaPolitica. Il consigliere Manlio Messina (Pdl) ci ha citati. Ebbene sì: qualcosa di buono l’abbiamo fatta anche noi. L’11 febbraio, in un suo pezzo, Antonio Musumeci da questo fogliaccio invitava l’amministrazione comunale a partecipare ad un concorso per l’assegnazione di una delle 150 reti wi-fi per altrettanti luoghi pubblici. Messina si faceva portavoce dell’accorato appello in seno al consiglio comunale e all’amministrazione. A distanza di un mese, Catania risulta assegnataria. Sarà la villa Bellini il luogo dove si potrà andare per navigare assolutamente gratis!

‹‹La chiara dimostrazione – ha detto Messina – degli ottimi risultati che si ottengono, quando società civile e istituzioni collaborano per il bene della città››. (Seguiva poi il riconoscimento al nostro operato, che qui tralasciamo di ripetere, perché chi ci segue lo ha già capito che siamo i migliori!).

Ma per un servizio che arriva (gratuitamente anche per l’amministrazione), ce ne sono di altri che non vengono neppure pagati, nonostante siano di vitale importanza. Rosario D’Agata (Pd) ha riferito della riunione di mercoledì con i dipendenti comunali, ai quali non erano state ancora versate le dovute mensilità. Scriviamo ‘ancora’ perché, come lo stesso D’Agata ha detto, nella giornata di mercoledì sono arrivati i pagamenti. Quanta tempestività! – ha fatto notare sia il capogruppo Pd che, successivamente, anche il collega e compagno di partito Lanfranco Zappalà. E mentre D’Agata ha chiesto spiegazioni anche per la mancata presentazione del piano contabile di quest’anno, Zappalà ha invitato il presidente del consiglio ad allegare alla lettera di convocazione anche i nominativi degli assessori presenti alle sedute, così da permettere ai consiglieri di trattare temi che possano trovare immediata risposta da parte dell’amministrazione.

La risposta dell’assessore al Bilancio (presente in aula come già altre volte, e dunque onore al merito) non si è fatta attendere. Bonaccorsi ha replicato al Pd di aver già detto, nella seduta di lunedì, che l’amministrazione aveva predisposto tutti i bonifici di pagamento, e che si attendevano solo i trasferimenti da parte dello Stato, non potendo il comune coprire frattanto con una propria liquidità di cassa (giacché lo stato delle casse comunali è quel che è, ed è per giunta risaputo). Quindi, si è fatto in fretta perché si attendeva solo i bonifici statali per procedere con gli accrediti ai dipendenti. Inoltre, i termini di presentazione dei bilanci è stato fatto slittare dal decreto sulle ‘mille proroghe’. Dunque non è una mancanza imputabile alla giunta Stancanelli.

Bilancio ma anche commercio. Valeria Sudano (Pid) ha fatto notare come Catania sia stata commissariata dalla Regione per la mancata presentazione, nei tempi utili, di un piano per il commercio. ‹‹Un fatto gravissimo per la democrazia›› ha dichiarato la Sudano, che vede la città privata della possibilità di determinarsi in autonomia su un tema di capitale importanza. Ha poi chiesto di verificare se non si sia in ritardo anche col piano regolatore.

Manfredi Zammataro (La Destra), invece, ha interrogato l’amministrazione comunale sulla salute pubblica. Catania fa parte, secondo Legambiente, di 22 città a rischio per le micropolveri. Qual è il piano dell’amministrazione in merito? Zammataro ha poi concluso il suo intervento sulla Tarsu del 2004-05, che a detta di alcune associazioni di consumatori non sarebbe da pagare perché prescritta. Il giovane consiglieri non è voluto entrare nel merito, ma a chiesto che a pagare siano innanzi tutto gli evasori totali. La risposta di Bonaccorsi è stata netta, citando il Sole24Ore e la legge 296 del 2006: la Tarsu s’ha da pagare.

Non è una bella notizia. Ma non lo è neppure l’ennesimo rinvio dei lavori su argomenti rilevanti per la qualità della vita in questa città. Ancora una volta, infatti, è venuto a mancare il numero legale per procedere alle votazioni. L’ordine del giorno prevedeva, come detto, la concessione della gestione degli impianti sportivi (sono dieci in tutto), e la trasformazione dell’Amt da municipalizzata a Spa. Pare che, all’interno della maggioranza, non si riesca a trovare un accordo sui parametri di concessione degli impianti. Ma se non si vota su questo punto, non si procede col successivo, l’Amt cioè.

Per quanto tempo ancora i catanesi dovranno perdere il tram? Speriamo che il prossimo consiglio sia quello giusto.


Pubblicato l'11 marzo 2011 su www.cataniapolitica.it

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