"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

26 aprile 2011

Pd siculo in confusione

Pd siculo in confusione

di Antonio G. Pesce- Confusione Pd. Si diceva dovesse essere un partito a vocazione federale, con molta attenzione per il territorio. Ma pare che il territorio (con le sue vicende politiche) proprio non lo conosca. Soprattutto quello siciliano.
Nicola Latorre, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato e componente della commissione Giustizia, ritenuto da molti vicino a D’Alema, si è lasciato andare ad uno strafalcione, che potrebbe aggiungere altro imbarazzo a quello che già incombe sul Pd siciliano. In un suo intervento durante la trasmissione Exit su La7, commentando gli sbarchi di clandestini sulle coste italiane, il senatore ha rimproverato al governo di non aver saputo gestire la vicenda. La soluzione invece? Bisognava adattare anzitempo strutture dismesse per accogliere i clandestini, dal momento che era assai preventivabile cosa è poi accaduto. Ma tra i posti da impiegare come luoghi di prima accoglienza Latorre ha incluso l’aeroporto di Comiso, che a detta del noto esponente Pd sarebbe “abbandonato”.
Non è questa la prima incespicata del Pd sull’annosa questione dell’aeroporto comisano, che da anni attende di essere aperto al volo civile. La settimana scorsa si è registrato il giallo della mozione con la quale si chiedeva al governo regionale di intervenire presso quello nazionale, al fine di spostare le operazioni belliche dall’aeroporto di Trapani a quello di Sigonella e dello stesso Magliocco. L’intento? Aprire Trapani, anche se parzialmente, ai voli di linea. Tra i firmatari si sono fatti i nomi anche di due deputati Pd ragusano, che comunque si sono defilati subito.
E pensare che il Pd ha annunciato la propria adesione alla manifestazione di oggi, denominata “Marcia lenta”, la colonna di autoveicoli che, per protesta, lentamente muoverà dal capoluogo ibleo per giungere all’aeroporto di Fontanarossa, al fine di sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sui disagi che affliggono la zona più produttiva dell’Isola. Con una provinciale, la Catania-Ragusa, che è un mattatoio, e con lo scalo di Comiso ancora al centro di una annosa questione burocratica, che di tanto in tanto fa capolino nelle cronache per abissarsi nella palude del politichese. Una protesta senza colore politico, ma le cui ragioni sono state sposate dal segretario provinciale del Pd ragusano, Salvo Zago: ‹‹Da troppo tempo la provincia di Ragusa continua ad essere penalizzata dall’assenza di infrastrutture moderne ed efficienti e non possono essere più giustificabili i colpevoli ritardi del governo nazionale. Come quello che, a causa della mancata firma del ministro Tremonti sul relativo decreto, ostacola l’apertura al traffico dell’aeroporto di Comiso››.
Dunque lo strafalcione di Latorre potrebbe rappresentare un’altra gatta da pelare per i democratici. Sempre che si tratti di una gaffe e non già dell’atteso ordine di rompere le righe (e le alleanze). Il governatore Lombardo, infatti, si è molto impegnato per l’apertura di Comiso, ed oggi il suo caso giudiziario ha creato molto malumore dentro il Pd.
A voler pensar male si fa peccato, ma non è che è iniziata la Grande Marcia di ritirata?

Pubblicato il 15 aprile 2011 su www.cataniapolitica.it 

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