"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

10 febbraio 2011

Ars: il Pdl affila le armi



di Antonio G. Pesce- Qualcuno disse che si era, ormai, alle comiche finali. In realtà, siamo allo scontro frontale. Il Pdl, con i suoi alleati del Pid e del Fds, passa all’attacco di Lombardo. La roccaforte di Grammichele, in trasferta da un paio di anni a Palermo, non sappiamo come incasserà il colpo. Ma la giornata di ieri sembrerebbe – e il condizionale è d’obbligo – aver sancito un cambiamento di rotta da parte dello schieramento di centrodestra.

Forse colpa del fatto che la casa del governo regionale è stata costruita su un terreno non poco friabile, e che presto si attende la pioggia che produrrà la slavina. Sta di fatto che ieri, in presenza dei capigruppo e del coordinatore pdellino Giuseppe Castiglione, le forze berluscon-lealiste all’Ars si sono date appuntamento. E i toni sembrano proprio quelli di chi si prepara alla battaglia.

In sostanza, saremmo senza soldi – anzi con una pezza nel deretano di circa 2 miliardi di euro; una sanità fatiscente, e senza un progetto valido di come spendere i fondi europei. Dovendoli dunque restituire.

Entrano meno soldi. C’era da aspettarselo. Non nascono aziende, non c’è lavoro, non si pagano tasse. Più semplice di così? ‹‹Riteniamo – scrivono Pdl, Pid e Fds – che il bilancio della Sicilia debba essere approvato immediatamente, evitando il ricorso ad ulteriori finestre o comunque altri espedienti. Ciò ridarebbe certezza finanziaria alle numerose categorie produttive che oggi sono in grande difficoltà per la mancata approvazione dello strumento finanziario. Questo, unitamente alla utilizzazione delle risorse comunitarie, che invece vanta un record negativo, rilancerebbe l’economia siciliana››. Dunque, ‹‹ben venga la regia nazionale per utilizzare finalmente, per le infrastrutture, le risorse già destinate alla Sicilia››.

Inoltre, il documento non manca di evidenziare quelle che sarebbero le mancanze della sanità siciliana imputabili all’assessore Massimo Russo: l’emergenza nei pronto soccorso, la riduzione dei posti letto, la mancata attivazione della rete territoriale. E si promette che, la prossima settimana, sarà presentata una mozione di censura all’Ars proprio contro Russo. ‹‹Le sue decisioni arbitrarie – hanno detto i rappresentanti dei gruppi parlamentari – stanno creando disfunzioni e innumerevoli casi di mala sanità che sono sotto gli occhi di tutti››.

Toni forti, proprio mentre partiva l’altra bordata contro Lombardo. Innocenzo Leontini e Rudi Maira, rispettivamente capigruppo all’assemblea regionale per Pdl e Pid, non hanno usato mezzi termini per bollare come “nepotistiche” le nomine al consiglio di amministrazione della Serit e di Riscossioni Sicilia, ribattezzando il presidente della regione come Raffaele ‘Ceausescu’ Lombardo ‹‹Continua l’occupazione selvaggia della macchina regionale da parte di Lombardo – hanno dichiarato Leontini e Maira – che piazza altri due suoi fedelissimi su poltrone di rilievo: il proprio vice capo di gabinetto, Gianni Silvia, alla presidenza di Riscossioni Sicilia e un membro della segreteria, Giuseppe Greco, nel consiglio di amministrazione della stessa Serit››.

La battaglia è appena cominciata. La risposta di Lombardo siamo sicuri non si farà attendere.


Pubblicato l'8 febbraio 2011 su www.cataniapolitica.it

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