
di Antonio G. Pesce - Intervento pesante di Manlio Messina al Consiglio comunale di ieri sera. E non è stato l’unico. Tu ti aspetti una seduta tranquilla (alquanto), e invece capitano due cose inattese.

Rosario D’Agata, capogruppo Pd, non si fa sfuggire la cosa, sottolineando che la normativa è del luglio scorso: ci vogliono 4 mesi per trovare questo (si direbbe in termini informativi) ‘bug’ interpretativo? Tra l’altro, l’amministrazione non ritira, ma vorrebbe sospendere.

Ma è sulle comunicazioni che il bello ha da venire. Zammataro si congratula con le forze dell’ordine e con la magistratura per l’arresto del boss Arena, e rilancia l’idea, avanzata ormai da tempo, di un osservatorio della legalità, per mettere in ‹‹rete tutte le associazioni antiracket e antimafia››. D’Agata, appena il tempo di riprendere fiato, parte subito all’attacco: nella seduta del 14 settembre aveva già parlato dei problemi preventivabili del villaggio S.M. Goretti con le prime piogge. E che si è fatto? Nulla. Bonaccorsi, nella replica a nome dell’amministrazione, gliene darà atto di averlo detto (ché poi Bonaccorsi è un bravo ragazzo!), ma, secondo gli uffici e l’assessorato competente, si è trattato di un nubifragio di enormi proporzioni, non facilmente gestibile comunque.

Ci si può immaginare che accade! Polemiche a non finire, che avranno di certo un seguito. L’altro argomento, dopo questo, che unisce l’intera assise, è la proposta, avanzata dallo stesso Messina, di ‘tassare’ i consiglieri comunali per contribuire alle spese sostenute da Laura Salafica, che da più di un anno è costretta a sostenere gravose cure riabilitative fuori regione. L’iniziativa avrà il supporto di tutti, dal Pd a La Destra. Piace sottolineare quello che Messina ha aggiunto: ‹‹Laura ha dichiarato di essere stata abbandonata. Io stesso – me ne assumo la responsabilità – l’ho dimenticata. È venuto il momento di riparare, affinché questa figlia della nostra città non si senta più sola››.
Parole di grande onestà, alle quali si associano tutti i partiti. D’Agata, a nome del Pd, dichiara di essere disponibile a collaborare nel miglior modo possibile. Invitando – D’Agata non dimentica: benissimo, lo avevamo fatto notare proprio noi di Catania Politica – l’amministrazione a costituirsi (cosa che ancora non è avvenuta) parte civile nel relativo processo.
Gemma Lo Presti (La Destra) chiede che venga devoluto il prossimo gettone di presenza. Le donne! Quante ne sanno le donne! C’è un motivo perché proprio la prossima seduta – e così vi diamo un’anticipazione, cari lettori: venerdì prossimo, 28 c.m, il Consiglio si radunerà per ascoltare le dichiarazioni del sindaco Raffaele Stancanelli. Cosa rara di per sé, figuriamoci dopo la sentenza che gli imporrebbe di scegliere tra la sindacatura e lo scanno di Palazzo Madama. ‹‹Si presume ci sia più gente›› afferma la ‘brava massaia’ Lo Presti.
Pubblicato il 27 ottobre 2011 su Catania Politica
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