"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

12 gennaio 2011

Sicilia 'troppo' ricca anche per il turismo



di Antonio G. Pesce- Ieri, da queste pagine, G. Grillo si chiedeva quale fosse la verità sulle condizioni economiche dell’Isola. C’è chi dice che stiamo crescendo più della Lombardia. Non è che sia impossibile: le statistiche parlano di flussi di danaro, non sempre tengono conto di quanto ne finisca nelle tasche della gente. Di certo, c’è che stiamo diventando troppo ricchi, se possiamo permetterci di spendere e spandere soldi pubblici per progetti di lavoro più che a tempo ad elezione determinata, e sprecare per giunta occasioni di incremento turistico.

Il sito dell’assessorato siciliano al turismo lo dice chiaramente: «Si comunica che la Regione Siciliana non sarà presente all’edizione 2011 della “Borsa Internazionale del Turismo” di Milano». Quello che la Regione non comunica è il perché: sembra costi troppo. Sembra che tra il mezzo miliardo di progetti e di cantieri scuola, borse di lavoro e offerte di varia carità sociale non si sia potuto trovare non più di un milione di euro.

Non è che la promozione turistica della Regione abbia mai funzionato tanto. Il più delle volte Il Bit è stato una grande passerella pagata con i soldi del contribuente. Tanto, che alcuni operatori acquistavano spazi propri. Evidentemente, i templi, il barocco, il paesaggio e la buona cucina erano solo un optional: intanto bisognava mostrare la faccia della politica.

Però, alla Regione mancano di danaro e di iniziativa quando l’organizzazione è altrui. Quando si tratta di prodotti insigniti del marchio “Doc” della nostra politica, si svegliano e trovano le risorse per autoprodursi. Perché non è che noi siciliani non avremo momenti di promozione: è che ce lo faremo in casa. Come lo strutto, le conserve, il pane nel forno a pietra. Sarà il «Meeting Euromediterraneo del Turismo», che Palermo ospiterà a maggio.

Vedremo quanto risparmieremo, quanti operatori si muoveranno a maggio – si vorrebbe puntare al turismo fuori stagione, perché promuovere quello stagionale, col brutto clima siciliano, proprio non è possibile! – che resa totale avremo. Intanto, a Milano non ci saremo. L’Europa è lontana, e lontano il mondo. Se continua così, finiremo a considerare il turismo come una grigliata tra amici dalle parti di Agnone Bagni.


Pubblicato l'8 gennaio 2010 su www.cataniapolitica.it

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