"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

16 febbraio 2012

Memoria e rimpianto

Mi piace pubblicare uno scritto del 2001. Non ricordo altro, oltre quanto scritto o intuibile. Molte idee sono mutate. Tuttavia, la vena intimistica è genuina.

Ho camminato da solo. Sul muro della via una scritta: “ O sono io che sto diventando grande, o è il mondo che si rimpicciolisce”. Un endiade: è la solitudine.
Conoscevo molta gente, una volta: ora mi passano accanto veloci…. sono più veloci di me e Tonino. Egli ed io, pure, facevamo quella strada, e quando ancora la lancetta più piccola del grande quadrante non toccava le una, al panificio dei Quattro Canti c’era la ragazza che, cortese, ci dava una pizza per 1.500 lire: ora la ragazza ha occhi verdi, cortese come sempre, ma non ricordo più se è lei.
- Grazie… quella lì. Devo?
Sono uscito fuori. Per un istante, mi sono fermato davanti al cinema *******: nulla di nuovo, la solita celluloide furba americana impazza sulle locandine, la grande cloaca dei desideri si apre oltre il tendone rosso, e si richiude oltre la soglia madreperlata.
S*****, A****, T****** ed E**** andarono via con le altre, io non mi unii a loro…. Troppo innamorato per non andarci, quanto orgoglioso per farlo: ci incontrammo in biblioteca.
Ora la temo la solitudine, una volta giocavamo nella stessa squadra…. una visione, da quel cinema non uscì nessuno. Una visione.
Tonino non è con me: chi sa dove sia. Ed Alessandro è lontano, in Sardegna. Conosco il loro indirizzo, ma non lo ricordo. Tant’è: la dimenticanza non mi aiuta, non amo dimenticare, eppure lo faccio. La passione del presente supera il mio amore per il passato.
Ho molti rimpianti per il passato.
Un rimpianto è la giustificazione morale che l’uomo cerca, per tornare con la memoria a ciò che è stato, e trasformalo con la fantasia in ciò che è. La libertà è la fantasia: alla Storia pago il mio tributo con la necessità del fatto.

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