"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

3 agosto 2010

CSM: IL VICEPRESIDENTE E' MICHELE VIETTI



di Antonio G. Pesce - Una larga maggioranza ha eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura il membro laico Michele Vietti, uomo dell’Udc, con 24 voti e due schede bianche. «Siamo consapevoli che è necessario recuperare il prestigio e il consenso dell'organo scosso da recenti scandali - ha detto Vietti - quindi servirà particolare attenzione alle regole deontologiche, non solo per i magistrati ma anche per i membri del Csm, cercando di recuperare uno stile di rigore e serietà».

Al suo vice, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in quanto capo dello Stato è anche presidente del Csm, ha fatto sapere che con l’elezione ‹‹ciascun componente del consiglio potrà sentirsi da lei rappresentato ascoltato e garantito nell'esercizio delle sue funzioni. Alla sua competenza e saggezza è demandato il compito di armonizzare le diverse, libere voci e di stabilire col capo dello Stato un valido raccordo istituzionale». Ha invitato Vietti, inoltre, a porre molta attenzione ‹‹nella formazione specie dei giovani magistrati››, i quali ‹‹devono essere consapevoli, in ogni momento, dei difficili compiti loro assegnati, mettendosi in grado di svolgerli con autorevolezza, riservatezza ed umiltà».

Vietti è persona seria e assai garbata nei toni. Nato a Lanzo Torinese il 10 febbraio del 1954, Vietti si laurea in Giurisprudenza, ed è stato vicepretore a Rivarolo Canavese dal 1983 al 1989. Consigliere comunale a Torino dal 1990 al 1997, nel 1996 Vietti si candida alla Camera nel collegio di Chivasso, ottenendo il 34,6% dei consensi. Lo sostenne allora tutto il centrodestra, ma non la Lega. Sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Berlusconi, e al ministero dell'Economia e delle Finanze nel terzo, viene eletto deputato nella circoscrizione I (Piemonte 1) nel 2006, divenendo nel 2007 vicesegretario nazionale dell’Udc. Eletto nel 2008 alla Camera, è stato presidente vicario del gruppo parlamentare del suo partito.

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