"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

8 giugno 2009

LETTERA SUL CONCILIO VATICANO II ad AVVENIRE

LA LETTERE CHE SEGUE E' STATA PUBBBLICATA SUL GIORNALE "AVVENIRE" DEL 7 GIUGNO 2009.

CONCILIO VATICANO II: UN DIBATTITO UTILE

Caro Direttore, ho gradito molto il dibattito sul Concilio Vaticano II, ospitato da Avvenire il 3 giugno 2009, e mi auguro sia solo l’inizio di un dia­logo a più voci assai esteso. Av­venire può servire così la Chiesa: permettendo che i tanti, e a vol­te inopportuni dialoghi di sacre­stia, divengano oggetto di rifles­sione comune. Certo, basterebbe leggere Scheffczyk o Baraùna, ma dal momento che ogni genera­zione di teologi ha bisogno del suo sfogo, è meglio che lo abbia 'intra muros', piuttosto che ali­mentare – su giornali che non chiedono altro che l’ennesima occasione per attaccare la retro­grada Chiesa Cattolica – la solita infamia su una presunta paura del Concilio. Che poi non è più neppure originale come trovata. Così, potremo finalmente chia­rire a chi confonde la teologia con la politica, e questa con le lo­gore categorie di progressismo e conservatorismo, che il Santo Concilio Vaticano II è il ventune­simo concilio ecumenico. Né, dunque, il primo di una risorta Chiesa, né l’ultimo di una Chie­sa ormai decadente, e il prossimo che verrà, se l’Iddio lo vorrà, sarà ancora indetto dallo Spirito San­to per mezzo del Vicario di Cristo, non già dalla richiesta di una in­tellighenzia dalle idee ormai da­tate.

Antonio Giovanni Pesce
Motta S. Anastasia (Ct)

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