di Antonio G. Pesce - A metà seduta, nel consiglio comunale di ieri sera, Valeria Sudano (Pid) e Francesco Navarria (Misto)
hanno dato vita ad un simpatico siparietto, al centro del quale era il
problema dell’informazione a Catania. La Sudano rettificava il contenuto
di un articolo apparso, sulla stampa locale, proprio ieri, e
riguardante il bilancio comunale,mentre Navarria faceva notare il buio
calato sui lavori della suprema assise democratica della città. Ahu,
belli! E noi che ci stiamo a fare qui?!
Partiamo in grande spolvero. Il presidente, Marco Consoli, ha con classe e autorevolezza gestito una contestazione da parte di una signora del pubblico e calmierato il consigliere Antonio Bonica (Fls)
che battibeccava con la dott.ssa Ligresti. Autorevolezza e classe che
potrebbero esprimersi in consessi più ampi? Chissà! Dopo l’apertura dei
lavori, ha chiesto la parola Saro D’Agata, capogruppo
Pd. Il più ciceroniano dei consiglieri non ha mancato l’occasione:
seppur con qualche chilo in meno – ci è parso – le sue saette contro
l’amministrazione, rea di non provvedere al pagamento degli stipendi dei
dipendenti comunali, si sono infilzate nel punto più dolente. In
replica, sarà l’assessore Roberto Bonaccorsi ha
rispondergli: l’ente (il comune cioè) vive di risorse proprie e di
trasferimenti statali. Ora, quelle proprie non ci sono: non c’è avanzo
di cassa… insomma, soldi da parte non ce ne sono, e basta un intoppo
perché i conti vadano a ramengo. E i trasferimenti statali? Be’, quelli
ci sono stati, con un provvedimento ad hoc da parte del ministero degli
Interni, ma solo per le regioni a statuto normale. Infatti, per chiarire
la cosa, mentre voi, lettori, vi sorbite l’ultima granita dell’estate o
il primo cappuccino dell’autunno, Stancanelli sta volando a Roma. Vediamo che ci porta: speriamo non il solito souvenir delle bancherelle.
Manlio Messina (Pdl)
ha ricordato il defunto vicesindaco Arcidiacono, e ha chiesto un minuto
di silenzio per ricordarlo in seduta di consiglio. Un minuto soltanto
di silenzio, alla fine del quale è toccato al focoso Vincenzo Castelli (Pdl)
lanciare il proprio grido di speranza per una Sicilia più giusta, non
ridotta a “banca dati” ma centro di cooperazione del Mediterraneo,
invitando poi l’amministrazione a non far mancare la presenza dei vigili
urbani alle uscite delle scuole, soprattutto in previsione della loro
riapertura. Il capogruppo Pid, la Sudano,
dopo aver contestato le notizie di stampa circa un falso in bilancio
dell’ente, ha proposto di procurare forze nuove a quelle ormai ridotte
al lumicino dell’ufficio tecnico, anche al fine di snellire le pratiche
di sanatoria e fare così cassa. Bandendo concorsi e infoltendo la
macchina burocratica? No, riqualificando personale già dipendente, col
titolo di geometra, che attualmente svolge altro incarico. Ottima idea.
Navarria si è
sentito ‘ispirato’ – ha detto – non appena ha visto entrare Bonaccorsi
in aula, e gli ha chiesto non solo dello stipendio dei dipendenti
comunali, ma anche della partecipate. I due si incontreranno in
commissione proprio oggi per discutere della cosa. Antonio Bonica,
invece, non si sente ispirato dai cassonetti (e mica a torto). Ha fatto
notare che non sono equamente distribuiti sul territorio comunale:
qualcuno ne ha anche una decina davanti casa. E non difficile immaginare
quanto poco piacevole sia.
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