"-E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo."
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli.

8 settembre 2011

Consiglio, tasse e Rita Cinquegrana

Consiglio, tasse e Rita 

di Antonio G. Pesce - Solo un minuto di silenzio, in memoria del mai abbastanza compianto Libero Grassi, ucciso vent’anni fa dalla mafia, divide il primo ruggito in aula, ad opera del capogruppo Pd Rosario D’Agata, durante le comunicazioni, dalla dura battaglia seguita sulla tassa di soggiorno.
Filo conduttore Rita Cinquegrana, interpellata sia per il festival Belliniano, la cui paternità pare contesa da Regione e Provincia, sia appunto sulla tassa per il turismo. In mezzo, la solita Catania che soffre. Francesco Navarria (Misto-SG) aspetta ancora che si completino prima dell’inizio di settembre (come promesso), i mai iniziati lavori per la manutenzione del ponte sul Tondo Gioieni, Lanfranco Zappalà (Pd) e Gemma Lo Presti (La Destra-As) temono la deriva del traffico in città, per via dell’idea di chiudere al traffico la parte di via Vittorio Emanuele adiacente a piazza Duomo. Infine – e vedrete che ci ritorneremo nei prossimi mesi – la preoccupazione di Nello Musumeci, capogruppo de La Destra, per i ritardi dell’amministrazione nel presentare un proprio progetto di Piano Regolatore Generale al Consiglio, col rischio del commissariamento. Anzi, Musumeci ci mette il carico: che non sia un gioco delle parti tra Regione e Giunta, al fine di scaricare la colpa sui consiglieri, e dare via libera al commissario?
Anche il sottosegretario al Lavoro, come già aveva fatto Puccio La Rosa (Misto-Fli), chiede alla Cinquegrana maggior ragguagli circa il festival belliniano, e ricorda come più volte non sia decollata la relativa fondazione, per un’organizzazione che non sia sporadica, proprio a causa de mancato impegno dell’ente comunale. La assessore ha replicato che si sta pensando al festival del prossimo anno, perché in queste cose ci vuole un’attenta programmazione.
La Cinquegrana è stata protagonista – suo malgrado – della discussione seguita alla breve relazione sulla tassa di soggiorno. Le lamentele dell’opposizione sono, quasi tutte, riassumibili nel rimprovero fatto all’amministrazione di non aver un progetto chiaro per il turismo di Catania, di mancare di capacità concertativa con le associazioni di categoria e gli operatori turistici, e di voler fare soltanto cassa.
Discussione lunga, a volte accesa, il più delle volte alquanto pretestuosa, soprattutto quando si afferma, con tono patetico, che la tassa influirà sul povero cittadino dell’hinterland, venuto in città – evidentemente col carretto o a piedi – per controlli medici e costretto a soggiornarvi. Insomma, non passerà così facilmente, perché, al di là delle remore da libro Cuore, il pur banale balzello poteva essere presentato meglio da parte dell’amministrazione nel massimo consesso civico.

Pubblicato il 30 agosto 2011 su Catania Politica

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