di Antonio G. Pesce - Non se ne parla. I giornali lo snobbano. Le televisioni lo censurano. Ma Belle Grillo c’è, e ci sono i suoi. E ci sono, a guardare i numeri, anche gli elettori. Alle ultime elezioni regionali, mentre i grandi partiti perdevano voti, il movimento lanciato dal comico, Movimento 5Stelle, spopolava nelle cinque regioni in cui aveva presentato candidati, arrivando al 7% in Emilia.
Sono finiti i tempi dell’anonimato, quando perfino Veltroni, da lì a poco defenestrato, poteva chiedersi ironicamente: ‹‹Grillo chi è?››. Una realtà con la quale sia alla politica che alla stampa conviene fare i conti. Non foss’altro per non farsi seppellire i primi, e i secondi per non accorgersene troppo tardi perché l’accusa di faziosità non venga mossa.
Sul suo blog, il comico genovese ha diramato il “comunicato politico trentaquattro”, com’è nel suo stile da guerrigliero resistenzaiuolo, e ha sferrato botte da orbi. ‹‹La telenovela estiva del governo e dell'opposizione – scrive Grillo - occupa tutta l'informazione.[..] La miccia dell'economia è accesa, ma nessuno se ne cura. Le aziende fuggono all'estero dopo i cervelli. La disoccupazione aspetta il botto della fine della cassa integrazione dei prossimi mesi››. Per questo è meglio evitare le urne. Perché intanto l’Italia, secondo grillo, è sull’orlo del fallimento economico, e le elezioni anticipate gliela farebbero precipitare definitivamente. Inoltre, perché la legge elettorale non serve a nulla – l’espressione usata nel comunicato sarebbe un’altra, ma qui ci permettiamo una correzione di tono – e farebbe precipitare il paese nel causo. Infine, perché tanto vincerebbe ancora Berlusconi, che ha televisioni e ha goduto di un’opposizione assente.
‹‹Comunque finisca – continua nella sua dura requisitoria Beppe Grillo - questi partiti, queste facce, appartengono all'album dei ricordi, gli unici a non saperlo sono loro e i giornalisti. Il MoVimento 5 Stelle non compare in quella che questi sorci dell'informazione chiamano "agenda politica". Vorrei ricordare che il MoVimento 5 Stelle esiste, ha raccolto mezzo milione di voti in 5 Regioni autofinanziandosi: 0,8 centesimi a voto il costo delle regionali. Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato 1.700.000 euro di finanziamento ai partiti (gabellati per rimborsi elettorali) mentre i partiti incassano UN MILIARDO DI EURO. Il MoVimento 5 Stelle si presenterà alle elezioni politiche, che siano ora o nel 2013, e alle elezioni comunali del 2011 che riguardano molti capoluoghi di provincia come Milano, Torino, Bologna e Genova. La scelta dei candidati sarà fatta on line attraverso il portale dagli iscritti››.
Da uno che è riuscito a formare la più grossa comunità di lingua italiana presente in rete, c’è da aspettarsi qualsiasi sorpresa.
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