masticati nell'incoscienza
della notte.
Queste possibilità inobliate
dalla forza del nostro essere
che si fa destino.
Quest'ombra muta di te
scaccerò via all'alba,
quando s'alzerà la vita
che più teneramente m'ama.
Farsi forte delle tenebre
non serve, Neobule.
T'ha denudata la luce,
lasciandoti sola sul selciato
della strada deserta.
Non ha retto il cuore
ed io ho pianto, e intanto
correva l'ultima goccia
che m'avevi lasciato dentro.
Sulle guance di Maggio però
Apollo ha mandato le Erinni,
ed è finita così la sua corsa,
scomparsa nel sudore copioso
dell'estate.
La notte del 16 maggio 2007.
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